PRO LOCO VAL D'INCAROIO
Popolazione: 2.960 abitanti
Distanze:
Udine, km 72; Tolmezzo, km 22; casello autostradale di Carnia-Tolmezzo (A23), km 31
Frazioni:
Paularo, Villamezzo, Villafuori, Rio, Cogliat, Misincinis, Ravinis, Casaso, Dierico, Salino, Lambrugno, Castoia, Tavella, Trelli, Chiaulis.
BREVE DESCRIZIONE DEL COMUNE
Isolata dal fondovalle e dalle linee di grande traffico, dominata dal Monte Sernio, dal Tersadia, dal Salinchi?t e dallo Zermula, la Valle d'Incarojo s'adagia lungo il corso del Chiarsò.
Nel corso degli anni il torrente ha costruito le pendici della Valle interrompendole con ampi terrazzi alluvionali su cui si sono insediati i più grossi centri e l'agricoltura più produttiva (le Ville e Dierico). A mezza costa troviamo invece i centri di Salino, la cu bellissima cascata impressionò la poetessa Caterina Percoto, Chiaulis, nelle cui vicinanze una serie di piccole cascate suscitarono l'interesse di Giosuè Carducci e Trelli, in cui sono da ammirare eleganti architetture spontanee.
Alla bellezza e varietà del paesaggio si accompagna una straordinaria ricchezza di attrazioni naturali, prima tra tutte la serie geologica del Paleozoico (Val di Lanza) che è fra le più complete d'Italia e che è straordinariamente ricca di Fossili. La vegetazione è fra le più interessanti delle Alpi orientali.
STORIA
La storia di Paularo, capoluogo della Valle d'Incarojo, si perde nei tempi. Le radici celtiche sarebbero da riferire ad alcune tradizioni popolari ancora oggi diffuse, quali la Femenate (un fuoco propiziatorio che brucia alla vigilia dell'Epifania).
Certe sono invece le origini romane: alcuni reperti stanno ad indicare che l'ampia e distesa conca di Paularo fu il pabularium, il ricco pascolo per le mandrie della comunità di romani della prosperosa Zuglio.
I primi insediamenti stabili sono da riferirsi al basso Medioevo ma la prosperità della valle è perlopiù legata al dominio della Repubblica veneta, quando la Serenissima vide nei boschi densi ed estesi una grande ricchezza di materia prima per il suo arsenale. Fu proprio nella seconda metà del 1500 che Paularo visse un rinascimento di cui tutt'oggi si possono apprezzare le tracce: rinascimentale è lo straordinario altare ligneo della chiesa di Dierico.
Nel 1591 i Calice costruiscono la casa di famiglia (ora Calice-Screm) sulla destra del Chiarsò, meraviglioso esempio di casa carnica. Nel secolo successivo viene costruita la seconda casa Calice (ora Calice-Valesio), mentre sulla sinistra del Chiarsò sorge il Borgat, con molte decorose abitazioni.
Nel 1700 si completa la struttura urbanistica del centro storico con la costruzione di Palazzo Linussio (ora Fabiani) e oggi Paularo è da alcuni definito per la signorilità delle case del centro "salotto della carnia".
SPORT E TEMPO LIBERO
Nelle vicinanze di Paularo è possibile praticare diversi sport rimanendo a stretto contatto con la natura incontaminata che le montagne della Carnia ancora sanno offrire. Il turista può praticare parapendio, roccia, kajak, equitazione, pesca e caccia o semplicemente passeggiare e ammirare la flora e la fauna che circondano queste zone.
Numerose sono inoltre le possibilità offerte agli appassionati di mountain-bike, che potranno godere di percorsi alternativi, immersi nei paesaggi più diversi.
Il Comune dispone anche di due campi di calcio e di un parco giochi aperto da maggio a fine ottobre (dotato di campi da tennis, di bocce, percorso di minigolf e varie attrazioni per bambini.
ARTIGIANATO TIPICO E GASTRONOMIA
Una visita a Paularo significa ospitalità condita con quanto di meglio si possa chiedere ad una festa fuori porta con un sapore antico.
La cucina racchiude un piccolo scrigno di originalità e genuinità che rispecchia la meravigliosa indole degli abitanti che non esitano, dopo il primo impatto, ad aprire le porte delle loro case e a dividere un benaugurale brindisi con l'ospite offrendogli quanto hanno di più prelibato: questi potranno così gustare i piatti tipici di una cucina povera ma genuina, scoprendo o riscoprendo in ogni stagione i sapori del passato. Fra le specialità più gustose non si devono dimenticare la polenta con il frico, gli insaccati di lavorazione artigianale, il minestrone e il toc di braide (salsiccia immersa nella polenta ancora liquida) e i celebri cjalsons dolci.
Gli abitanti della Valle d'Incarojo hanno poi la prerogativa di non voler far dimenticare le usanze e i costumi di un tempo. Per questo si dedicano assiduamente a passioni prettamente artigianali quali la produzione si scarpetz (calzature tipiche) e di costumi tradizionali carnici, maglieria e calzettoni di lana, ricamo e pizzi.
Non mancano poi gli artigiani del legno che producono articoli d'uso domestico (piatti, ciotole, taglieri), mobili e anche opere scultoree e oggetti d'intaglio. Da ricordare poi la numerosa produzione di oggetti decorativi.
DA VEDERE
Oltre ai numerosi borghi e case tipici (La Cort di Tarusc, Palazzo Calice-Screm, Palazzo Valesio-Calice, Palazzo Fabiani, Palazzo Morocutti, Borgo Cjave) e alle tre chiese antiche (di San Vito, Modesto e Crescenzia a Paularo, di Santa Maria Maggiore a Dierico e di Santa Caterina a Salino), tappa obbligata per chi visita Paularo è La Mozartina, un museo privato nel quale è possibile ammirare quanto di più prezioso il suo proprietario, il Maestro Giovanni Canciani, è riuscito a raccogliere durante gli anni. La collezione è costituita da numerosi strumenti musicali antichi, in gran parte restaurati, tra cui un organo del 1600, numerosi fortepiani e clavicembali, flauti ad ancia, violini e pianoforti moderni. Ogni stanza della settecentesca casa già Scala contiene, oltre agli strumenti musicali, oggetti di vario tipo (quadri, libri) che ripropongono l'incanto trasmesso dalla loro storia. Il museo è visitabile su appuntamento chiamando il 0433 70162).
MANIFESTAZIONI ED AVVENIMENTI
Carnevale -
Sfilata di carri allegorici lungo le vie del paese con la partecipazione delle celebri Maschere di Ravinis.
Ulif benedit -
Benedizione delle focacce pasquali in occasione della Domenica delle Palme. Mercatino di prodotti tipici e artigianali in Piazza.
Festa di San Vito - 18 giugno
Celebrazioni in occasione della festa del Santo Patrono con il tradizionale mercato lungo la via principale del paese.
Balin insieme sul brear -
Grande ballo in Piazza con musica folckloristica e la possibilità di assaggiare i tradizionali cjalsons. Proiezione delle immagini delle composizioni floreali che abbelliscono i balconi del paese.
Madonna della Cintura - 13 agosto
Festa nella frazione di Salino con cerimonia religiosa, intrattenimento danzante e degustazione di piatti tipici.
Ferragosto in piazza - 15 agosto
Ballo di Ferragosto nella piazza principale di Paularo
Festa di San Rocco - 15/16 agosto
Sagra con musica e piatti tipici nella frazione di Dierico in occasione della festa del Patrono.
Mistirs -
Viaggio nelle cultura di Paularo alla riscoperta di vecchi mestieri e antiche tradizioni.
Ballo di fine estate -
Ballo in piazza per la conclusione della stagione estiva.
Festa del ringraziamento - 12 novembre
Tradizionale giornata dedicata alla benedizione e allo scambio dei prodotti della terra tra le frazioni.
Mercatino sotto l'albero di Natale -
Mercatino di Natale in piazza e concerto della Filarmonica "F. Nascimbeni".
NUMERI DI TELEFONO
Comune di Paularo, Tel. 0433 70026, Fax O433 70488
NUMERI UTILI
Carabinieri: 0433 70055
Guardia medica: 0433 711166
Farmacia Dott. Romano: 0433 70018
DATI PRO LOCO
Pro Loco "Val d'Incarojo"
P.zza Nascimbeni, 12
33027 PAULARO (Udine)
Tel 0433-70565
Fax 0433-70488
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